Vaia è stata una delle tempeste più devastanti che ha colpito il nord-est italiano e ha distrutto ha distrutto 40.000 ettari di bosco.
Sono passati ormai circa 4 anni dall’evento meteorologico e tutt’ora se ne vedono le conseguenze delle foreste colpite.
Un forte vento di scirocco che ha raggiunto i 200 km orari in alcune zone, sradicando 14 milioni di alberi.
Tuttavia, gli alberi rimasti dopo la tempesta, hanno subito gravi conseguenze a causa del loro indebolimento.
Cos’è il Bostrico?
Il bostrico tipografo (l’Ips Thypographus) dell’abete rosso appartiene dell’ordine dei coleotteri e della famiglia dei curculionidi, di forma cilindrica e di colore bruno, lungo circa 4-5 mm, presente nell’ecosistema forestale.
Si sviluppa sotto la corteccia, scavando una sorta di ‘’gallerie’’ che interrompono il flusso della linfa.
Durante la primavera, i bostrici sopravvissuti, scavano delle piccole ‘’camere’’ nell’albero e si accoppiano con 2/3 femmine e depongono in media 80/100 uova per femmina.
Le larve, sono bianche con il capo scuro e senza zampe, si nutrono e scavano ortogonalmente gallerie di circa 5 o 6 cm e una volta divenuti adulti, si riproducono insediandosi su nuove piante.
Il processo di sviluppo dura in media 7/8 settimane e termina con l’età adulta del Bostrico, quando iniziano a sfarfallare alla ricerca di nuove piante che li ospitino.
Il suo ciclo riproduttivo inizia quando le temperature si fanno miti, quindi verso la primavera con una temperatura media di circa 16°-18° gradi.
Come riconosco una pianta infestata dal Bostrico?
Il Bostrico fa parte dell’ecosistema naturali; infatti attacca gli alberi indeboliti, scavando piccoli fori nell’albero per insediarsi al suo interno.
Tuttavia, può diventare aggressivo e in condizioni favorevoli alla specie, possono iniziare ad attaccare anche alberi ancora sani.
In questo caso si sviluppa una vera e propria epidemia difficile da contenere.
La tempesta di Vaia, ha lasciato molti alberi indeboliti e questo ne ha permesso una grossa prolificazione e diffusione del coleottero.
Predilige l’abete rosso, ma può attaccare anche altre specie quali il pino silvestre, il larice e l’abete bianco.
Spesso l’albero è attaccato nella parte medio-alta e quindi diventa difficile rilevarne i ‘’sintomi’’ tempestivamente.
Il Bostrico crea piccoli fori nella corteccia dell’albero e si può notare una ‘’rosatura’’ sul foro. Tuttavia, in caso di pioggia, questa colorazione rossastra non sarà più visibile.
La prima fase dell’infestazione la chioma dell’albero è ancora verde e si potranno notare le forature.
In seguito, la chioma diventa rossa e in questa fase gli insetti sono già involati.
Nella fase finale, l’albero presenta una colorazione grigiastra e in questa fase i Bostrici non sono più presenti da molto tempo.
I segni tardivi dell’infestazione sono la caduta precoce degli aghi (anche ancora verdi), la loro prematura decolorazione e il distacco della corteccia.
In quali condizioni si sviluppa il Bostrico?
Il Bostrico, per svilupparsi deve avere delle condizioni a lui favorevoli.
Le temperature devono essere superiori a 16°C: è necessario che le temperature siano miti e asciutte per la crescita, sviluppo e riproduzione del Bostrico;
Le giornate devono avere abbastanza ore diurne: circa 14 ore di luce.
I cambiamenti climatici che stiamo vivendo, favoriscono la pullulazione dei Bostrici.
Infatti, i lunghi periodi caldi e secchi, indeboliscono maggiormente gli alberi, permettendo così l’infestazione.
Come si può rimediare all’infestazione da Bostrico?
Uno dei rimedi più efficaci per prevenire e porre rimedio all’infestazione del Bostrico è la creazione di Boschi Misti.
Ed è proprio quel che facciamo insieme ai ragazzi di 4Tree.
Dopo il tragico evento meteorologico di VAIA, i ragazzi di 4Tree hanno deciso di rimboccarsi le maniche e creare un Bosco Misto nelle zone distrutte da Vaia, e noi abbiamo deciso di collaborare insieme a loro.
Stiamo rimboscando la Piana Marcesina e il 18 settembre abbiamo piantato 1000 alberi insieme ai nostri clienti.
Sì, insieme ai nostri clienti.
Abbiamo deciso di coinvolgergli e dare loro l’opportunità di piantare il proprio albero e fare qualcosa di concreto per ricreare le foreste sradicate e oggi infestate dal Bostrico.
In conclusione
La creazione di Boschi misti, ci permette di ricreare le foreste Italiane e renderle resistenti a tragedie naturali e/o infestazioni come quella del Bostrico. Tuttavia, dobbiamo tutelare la natura ed essere più consapevoli che una nostra piccola azione può fare una grande differenza.
Cosa puoi fare?
Presta attenzione e sii consapevole delle tue azioni.
Noi abbiamo scelto di farlo e ci siamo rimboccati le maniche.
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La tua scelta, il nostro mondo.
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