Arsenico: l’inquinamento che ingeriamo

Sei sicuro dell'acqua che bevi e che usi quotidianamente? Molte famiglie sono indecise tra acqua in bottiglie di plastica e acqua del rubinetto non filtrata: ma sono consapevoli dei rischi che corrono?

31 Agosto 2022

Negli ultimi anni, sempre più persone hanno preso atto di un problema che ormai fa parte della nostra quotidianità da molti decenni. Tuttavia, c’è ancora un’alta percentuale inconsapevolezza sui problemi legati all’acqua che beviamo e usiamo nella nostra quotidianità. In molti comuni italiani, l’acqua ha un serio problema per gli abitanti: contiene alti valori di Arsenico (As), oltre al cloro e molti altri agenti inquinanti.

Cos’è l’Arsenico?

L’Arsenico è un componente naturale della crosta terrestre ed è un semimetallo che si presenta in tre forme allotropiche (gialla, nera e grigia) che appartiene al gruppo 15 della tavola periodica, numero atomico 33 con un peso atomico di 74,92.

È utilizzato per la creazione di alcune leghe. L’Arsenico è presente nell’ambiente in forma organica e inorganica, di origine sia naturale che antropogenica. Le forme inorganiche (trivalente e pentavalente), sono più tossiche delle forme organiche. L’Arsenico, di per sé, non è solubile in acqua, ma i Sali di Arsenico hanno varie gradazioni di solubilità a seconda del PH dell’ambiente.

In natura lo troviamo nelle rocce, nel suolo, nell’aria e nell’acqua in superficie e in quella sotterranea.

Nella sua forma trivalente risulta molto pericolosa e difficile da debellare. Viene assorbito facilmente dall’apparato gastrointestinale per poi distribuirsi in tutti gli organi vitali.

Esposizione da Arsenico

Le esposizioni da Arsenico avvengono per ingestione, inalazione o contatto da pelle.

Le fonti da contatto possono essere:

  • Cibo: principalmente pesci, crostacei, molluschi e gli animali che vivono nelle acque che hanno assorbito più Arsenico. Quindi, mangiare pesce o altre specie che vivono in acqua, spesso può rivelarsi dannoso per la nostra salute se non controllati. Tuttavia, secondo l’European Food Safety Authority (EFSA), gli alimenti che sono maggiormente esposti ad Arsenico, sono i cereali e prodotti a base di cereali. Di norma, contengono poco Arsenico, tuttavia ne facciamo un largo consumo, come ad esempio: pane, pasta e riso. Quest’ultimo è l’alimento che ne contiene maggiormente.
  • Acqua: in particolar modo nelle zone di origine vulcanica. Il contatto da Arsenico può avvenire in due modi:
    • Attraverso il contatto diretto: acqua ‘’potabile’’ dei servizi idrici o acqua in bottiglia;
    • Attraverso contatto indiretto: l’acqua usata per la preparazione di cibi.
  • Fumo da tabacco: per assunzione sotto forma di fumo attivo e per inalazione passiva.
  • Industrie: nelle industrie in cui lavorano l’Arsenico (ad esempio le fonderie o nelle industrie chimiche), vengono rilasciate delle emissioni che possono essere inalate se non rispettano le norme di sicurezza. È molto utilizzato nell’industria del legno e nella produzione di concimi e insetticidi agricoli.
  • Fenomeno naturali: in seguito ad attività vulcaniche, questo elementi viene rilasciato nell’atmosfera.

Quali altri agenti inquinanti sono presenti nell’acqua?

Come dicevamo, l’Arsenico nell’acqua che arriva dai nostri rubinetti, in alcune zone d’Italia, supera di gran lunga il valore limite (10 μg/l) e non è possibile utilizzare l’acqua neanche per farsi la doccia. Il problema dell’inquinamento dell’acqua sussiste in tutta Italia, con valori dei vari inquinanti piuttosto allarmanti.

Tuttavia, sempre più italiani, scelgono l’acqua del rubinetto, in particolar modo a partire dalla pandemia. Ma oltre all’Arsenico, bisogna tener conto, che nell’acqua che arriva dai nostri rubinetti, sono presenti anche:

  • Cloro;
  • Bisfenolo A;
  • Fluoruro;
  • Manganese;
  • Ferro;
  • Alluminio;
  • Nitrati;
  • Piombo;
  • Cromo;
  • Bario.

Queste sono solo alcune delle sostanze indesiderate e che possono provocare malattie, spesso molto gravi quali tumori, problemi cardiovascolari, problemi renali, rallentamento dello sviluppo, Alzheimer, infarto, ecc.

Quali soluzioni possiamo adottare per un’acqua sana e pulita?

Sono in molti a credere che bollire l’acqua, la renda pulita.

In realtà non è così: la bollitura elimina i batteri presenti nell’acqua, ma non elimina i contaminanti chimici, anzi, ne fa una concentrazione più elevata.

Di certo, la soluzione non è l’acqua nelle bottiglie di plastica.

L’inquinamento della plastica, sappiamo bene ormai che è un grave problema per il nostro ambiente.

Le bottiglie sono stoccate per mesi, esposte al sole e tenute nei tir per lunghe ore.

Il calore aumenta la concentrazione di Bisfenolo A (BPA) e Antimonio.

La plastica utilizzata per le bottiglie di plastica è fatta con fatte di un tipo di plastica chiamata PET (polietilene tereftalato) e a contatto con l’acqua rilascia l’antimonio, un fattore che può provocare cancro secondo la IARC (International Agency for Research).

L’antimonio viene rilasciato a temperature elevate e spesso, i bancali d’acqua nei mercati e supermercati vengono lasciati esposti al sole per molto tempo. L’acqua che arriva nelle nostre case è già contaminata.

Inoltre, uno studio della Fredonia State University di New York, ha rivelato che nel 93% delle acque in bottiglie di plastica sono presenti particelle di microplastica per litro.

Tali particelle sono grandi da 5 a 500 micron.

Le microplastiche contengono policlorobifenili e possono causare effetti cancerogeni.

Inoltre, danneggiano:

  • il sistema neurologico;
  • il sistema endocrino;
  • il sistema immunologico.

Aumentano:

  • La pressione sanguigna;
  • Trigliceridi;
  • Il colesterolo.

Bisogna specificare che l’obbligo di analisi di imbottigliamento DLgs. 105 art. 11 comma 6, dice che il controllo va effettuato 1 volta ogni 5 anni.

Berresti un’acqua che potrebbe essere stata controllata ben 5 anni fa?

Inoltre, l’acqua ha scadenze piuttosto lunghe, fino a tre anni.

Berresti dell’acqua imbottigliata tre anni fa?

Quindi, cosa possiamo fare per bere acqua pulita e libera da batteri e agenti inquinanti?

Un buon depuratore per l’acqua con filtri di purificazione ad alta filtrazione e OSMOSI INVERSA.

Oltre a risparmiarti il mal di schiena per il trasporto delle pesanti casse d’acqua, di certo la tua salute avrà grandi benefici.

Il nostro depuratore dell’acqua è di qualità CERTIFICATA.

Il suo sistema di depurazione filtra:

  • Batteri;
  • Muffe;
  • Alghe;
  • Cloro;
  • Ferro e Metalli;
  • Impurità maleodoranti;
  • Impurità varie;
  • PFAS;
  • PFOA;
  • Materiale radioattivo;
  • Virus e batteri;
  • Arsenico;
  • Fluoro;
  • Nitrati e Nitriti;
  • Pesticidi;
  • Metalli pesanti.

Oltre a bere un’acqua pulita, cucinare con acqua di qualità, migliora il sapore degli alimenti e la sua digeribilità.

Inoltre, è ideale per la cura di molte patologie.

Abbiamo pensato al benessere delle famiglie e vogliamo aiutare e l’ambiente, eliminando la plastica e adottando altre soluzioni per una Terra più pulita da lasciare ai nostri figli.

Vuoi saperne di più? Contattaci!

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